La locuzione latina Castigat ridendo mores, tradotta letteralmente, significa (la satira) corregge i costumi deridendoli (Jean de Santeul).
Questa iscrizione, posta sul frontone di vari teatri, è dovuta al poeta latinista francese sopra citato. La commedia e la satira, spargendo il ridicolo sui vizi e difetti umani, sono un apporto importante per la riforma dei costumi.
La Corte di Cassazione che si è sentita in dovere di dare una definizione giuridica di cosa debba intendersi per satira:
« È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di castigare ridendo mores, ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene. »
(Prima sezione penale della Corte di Cassazione, sentenza n. 9246/2006)
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giovedì 14 agosto 2008
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